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Strage sul rapido 904 Napoli-Milano | Le dichiarazioni del Presidente Sergio Mattarella
23/12/2024
Anniversario
In occasione del 40° anniversario della Strage sul rapido 904 Napoli-Milano, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ricorrono quarant’anni dall’antivigilia del Natale 1984, quando una bomba squarciò i vagoni del treno rapido 904 che percorreva la grande galleria dell’Appennino. Fu una strage spaventosa, di impronta terroristico-mafiosa, come avrebbe accertato la magistratura. Sedici vittime, quasi 300 feriti. Distrutta la vita di donne e uomini inermi, che tornavano per le festività nelle loro terre d’origine. Anche tre bambini fra le vittime di tanta disumanità. Ancora una volta, il tentativo era attentare alla pacifica convivenza del Paese. Si allungava la catena dei criminali attentati ai treni, in continuità con le stragi compiute dall’eversione nera. Una strategia di intimidazione e destabilizzazione che la mafia avrebbe replicato contro la Repubblica anche nel decennio successivo. Il primo, intenso pensiero è rivolto ai familiari e a tutti coloro che da allora hanno portato il peso del dolore più intimo e incancellabile. La solidarietà che oggi si rinnova trova le sue radici nella risposta che il popolo italiano seppe, unito, esprimere di fronte all’attacco eversivo. Le Istituzioni seppero respingere il ricatto e difendere la democrazia grazie alla reazione civile e all’amore per la libertà degli italiani. Questo è il testimone da consegnare alle generazioni più giovani». Dal sito della Presidenza della Repubblica
1969-2024, piazza Fontana | Una manifestazione e un concerto
12/12/2024
Evento
In occasione del 55° anniversario della Strage di piazza Fontana, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tra l'altro dichiarato: «L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti. La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità. Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile». Nella giornata di giovedì 12 dicembre, si tengono a Milano una pubblica manifestazione e un concerto serale in piazza. Il programma Piazza della Scala ore 15.45 | Concentramento del corteo Piazza Fontana ore 16.37 | Posa delle corone alla presenza delle autorità ore 16.45 | Interventi conclusivi Introduce Primo Minelli | Presidente Comitato permanente antifascista Intervengono Giuseppe Sala | Sindaco di Milano Giovanni Abimelech | Segretario generale CISL Milano Chiara Sensini | Neolaureata Giorgio Benvenuto Federico Sinicato | Presidente Associazione familiari Piazza Fontana Conduce Federica Dendena | Associazione piazza Fontana 12 dicembre '69 Conservatorio di Milano ore 20 | Concerto dedicato alle vittime della Strage di piazza Fontana Ingresso gratuito per la cittadinanza Il testo integrale della dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (dal sito del Quirinale)
Franco Imposimato, Ciro Rossetti e Napoli città anticamorra
11/10/2024
Evento
In memoria di Ciro Rossetti (1980), ucciso da un proiettile vagante durante una sparatoria tra clan, e di Franco Imposimato (1983), sindacalista, fratello del Giudice Ferdinando Imposimato, Napoli celebra la prima Giornata contro l'influenza della camorra nella città, all'insegna dello slogan Napoli città anticamorra. L'11 ottobre dell'anno scorso, in occasione del quarantennale dell'omicidio di Imposimato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella averva dichiarato: «I killer e i loro mandanti volevano far tacere un sindacalista impegnato nella difesa della dignità del lavoro e nella salvaguardia dell’ambiente e, insieme, intimidire e minacciare il fratello, il giudice istruttore Ferdinando Imposimato, che stava portando alla luce complicità e intrecci tra organizzazioni mafiose e altri gruppi criminali [...] era un testimone di impegno sociale e di lotta per la legalità e la giustizia. Gli assassini e le mafie sono sconfitti dal coraggio e dalla coerenza di chi interpreta e trasmette i valori della nostra convivenza civile raccolti nella Costituzione e il senso di libertà e di civiltà». Nel dare vita alla Giornata contro l'influenza della camorra, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi ha sostenuto nel luglio scorso, con votazione unanime, la proposta dal Consigliere comunale d'opposizione Catello Maresca. L’iniziativa punta a sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, sui rischi e sulle conseguenze del coinvolgimento nelle attività legate alla criminalità organizzata e in ogni forma di violenza. Napoli città anticamorra (Rainerws.it, TGR del 10 ottobre 2024)
Agostino e Castelluccio | Giustizia è fatta (35 anni dopo l'omicidio)
08/10/2024
Evento
Giustizia è fatta, ma ci sono voluti 35 anni perché emergesse la verità giudiziaria sull'omicidio di Antonino (detto Nino) Agostino, Agente di Polizia, e della moglie Ida Castelluccio, incinta di un mese, uccisi nel 1989 per mano della mafia, a Villagrazia di Carini (PA). Lunedì 7 ottobre 2024, la Corte d'Assise di Palermo ha condannato il boss Gaetano Scotto all'ergastolo per l'omicidio della coppia di giovani sposi (erano appena tornati dal viaggio di nozze). La sentenza è stata pronunciata nell'aula bunker del carcere "Pagliarelli" di Palermo. Dal processo, celebrato con il rito ordinario, esce assolto dall'accusa di favoreggiamento Francesco Paolo Rizzuto, un amico di Agostino. La Corte d’Assise ha stabilito inoltre l'interdizione dai pubblici uffici per Scotto e la condanna di una provvisionale in favore dei familiari di Nino Agostino e Ida Castelluccio, oltre al risarcimento alle parti civili. Nel 2023, la Corte d'Assise d'Appello di Palermo aveva confermato la condanna all'ergastolo del boss mafioso palermitano Antonino Madonia. I giudici, in parziale riforma del primo verdetto, emesso con rito abbreviato, avevano escluso la circostanza aggravante della premeditazione nell'assassinio di Ida Castelluccio. Dopo una lunga indagine a carico di Madonia, del boss Gaetano Scotto e di Francesco Paolo Rizzuto, la Procura di Palermo aveva chiesto l'archiviazione. L'inchiesta è stata successivamente avocata dalla Procura Generale, la quale, non convinta dalle motivazioni dell'archiviazione, dopo un attento riesame, ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre imputati. Madonia aveva scelto il rito abbreviato. Nel 2024, il 7 ottobre, la vicenda giudiziaria giunge quindi a compimento con la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Palermo.