Briciole di pane
- Notizie
- A Pescara, ricordando Emilio Alessandrini
Mercoledì 29 gennaio, a Pescara, città in cui si trasferì a 4 anni dalla nativa Penne (PE) al seguito della famiglia, si ricorda Emilio Alessandrini, il Magistrato ucciso nel 1979 dall'organizzazione terroristica Prima linea.
Le autorità cittadine, tra le quali il Sindaco Carlo Masci e il Presidente del Consiglio comunale Gianni Santilli, deporranno alle ore 11 una corona d’alloro presso il monumento alle Vittime del Terrorismo, con la benedizione di Monsignor Francesco Santuccione. Alla commemorazione sarà presente il figlio Marco Alessandrini, già sindaco di Pescara (2014-2019).

Aggregatore Risorse

Con la sentenza del 1° luglio 2025, la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva all'ergastolo Paolo Bellini, ex militante di Avanguardia Nazionale, riconosciuto colpevole come esecutore materiale della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, che causò 85 morti e oltre 200 feriti. I giudici della VI sezione della Suprema corte hanno anche ribadito la condanna a 6 anni per l’ex Capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel per depistaggio, e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al Pubblico Ministero.
Commenta l’avvocato Andrea Speranzoni: «L’esito di oggi è una pagina importante, storica nella giustizia italiana, si arriva dopo 45 anni in via definitiva a comprendere chi finanziò, organizzò e aiutò i terroristi, autori della strage alla stazione ferroviaria di Bologna. La sentenza della sesta sezione della Suprema Corte respinge i ricorsi, conferma le condanne dei tre imputati, primo fra tutti Paolo Bellini, uomo di Avanguardia Nazionale che compartecipò assieme ai Nar e a Terza posizione all’attentato del 2 agosto 1980. Il processo e la sua definitività fanno anche emergere ruoli inquietanti di vertici di apparati dello Stato italiano che coadiuvarono i terroristi, depistarono le indagini e finanziarono l’operazione terroristica più grave della storia giudiziaria della storia criminale italiana. Il pensiero va alle 85 vittime, ai feriti e a tutti coloro che non si sono mai arresi e che hanno continuato a cercare contro tutto e contro tutti la verità sui fatti del 2 agosto 1980». (Giovanna Trinchella, Strage di Bologna, la Cassazione conferma l’ergastolo per Paolo Bellini, ilfattoquotidiano.it)
«Una verità storica e giudiziaria che oggi si afferma con forza: quella strage, il più grave attentato terroristico della nostra Repubblica, fu un atto fascista ed eversivo, pensato per destabilizzare la democrazia italiana», sottolinea il Presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale, che aggiunge: «Il grazie più profondo va a Paolo Bolognesi, che lascia dopo 29 anni la presidenza dell’Associazione dei familiari delle vittime, alla magistratura, alle forze dell’ordine, agli avvocati, ai ricercatori, ai giornalisti e a ogni cittadino che non ha mai smesso di chiedere giustizia. Oggi quella verità è scritta nero su bianco. Chi continua a negare, giustificare o minimizzare quella matrice criminale e fascista, si pone fuori dalla storia e contro la Repubblica. A Paolo Lambertini, nuovo presidente dell’Associazione, i migliori auguri di buon lavoro: nel segno della continuità, della memoria e dell’impegno civile».
La sentenza del 1° luglio 2025 (PDF, 1,31 MB)
Il fatto, le vittime, indagini e processi

A 45 anni dalla Strage di Ustica, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato. Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare. È stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese. La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia».
Venerdì 27 giugno 2025, a Bologna, alle ore 20.30, l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica organizza La Memoria a Tavola, una tavolata solidale con i piatti di Cucine Popolari - Bologna Social Food accanto al Museo per la Memoria di Ustica (parco della Zucca, via di Saliceto 3/22). Prenotazioni sul sito eventbrite.it o telefonando al numero 348 4021862.
La locandina
Il programma Diritto alla verità prevede anche sei spettacoli tra teatro, poesia e arte, fino al 10 agosto.
Mercoledì 2 luglio 2025, alle 21.15, a Bologna, davanti al Museo per la memoria di Ustica, debutterà dal vivo lo spettacolo prodotto dall'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, scritto e interpretato da Niccolò Fettarappa, Ustica. Una cosa che non fa ridere, proposto in anteprima da Rai Radio3.
La puntata del podcast Timbuctu (il Post.it) di Marino Sinibaldi, Ustica, 45 anni dopo la strage, sul libro Esistenze, a cura dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica (Manni editore).

Il 24 e 25 giugno 2025, presso Università degli Studi di Salerno (via Giovanni Paolo II 132, Fisciano), nella Sala conferenze del Dipsum (terzo piano, edificio D3), si tiene il seminario Luoghi del terrorismo. Spazi, contesti e processi di radicalizzazione.
Il convegno, promosso nell’ambito del progetto PRIN Nations at arms Public institutions, political violence, and civil society in the modern and contemporary Mezzogiorno, si articolerà in due giornate.
Il 24 giugno (ore 14), la giornata sarà dedicata a: Geografie del terrorismo: conflitto armato, violenza politica e radicamento territoriale in Italia.
saluti istituzionali
Armando Bisogno, direttore DiSpaC
Carmine Pinto, direttore Dipsum
coordinano
Alessandro Bonvini e Rosanna Giudice. Tra i relatori: Giada Ferru, Chiara Dogliotti, Andrea Marino, Giammarco Basile, Davide Serafino, Andrea Tanturli, Alessio Ceccherini e Nicolò D’Oria.
Il 25 giugno (ore 9), la giornata sarà dedicata a: Violenza politica e terrorismo oltre i confini: scenari, memorie e intrecci internazionali.
coordina
Luca Polese Remaggi
partecipano
Ciro Dovizio, Matteo Re, Rogelio Alonso Pascual, Marta Di Giacomo e Mariangela Palmieri.
Alle ore 11.30 è prevista una tavola rotonda sul tema Interpretare la violenza politica: storie, memorie, territori, con Emmanuel Betta, Monica Galfré, Guido Panvini e Carmine Pinto.
L’evento è accessibile anche online su piattaforma Teams: https://tinyurl.com/yv7rwxvt
Locandina (I giornata) (II giornata)

Lunedì 23 giugno 2025, alle ore 17, a Roma, presso Memo (piazza Bartolomeo Romano 6), prende il via il nuovo ciclo di incontri Storie in Archivio, con un appuntamento dedicato alla figura di Mario Amato.
A raccontarla saranno Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma, Sergio Amato, figlio del magistrato, Davide Conti, storico e saggista, consulente della Procura di Bologna per l’inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980 e della Procura di Brescia per quella del 28 maggio 1974; Marco Damilano, giornalista e saggista, direttore del settimanale «L’Espresso» dal 2017 al 2022 e oggi collaboratore del quotidiano «Domani»; Alessia Merluzzi, avvocata del Foro di Roma, impegnata nei processi sulla strage di Bologna e Ilaria Moroni, direttrice dell’Archivio Flamigni.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’Archivio Flamigni.