Giustizia è fatta, ma ci sono voluti 35 anni perché emergesse la verità giudiziaria sull'omicidio di Antonino (detto Nino) Agostino, Agente di Polizia, e della moglie Ida Castelluccio, incinta di un mese, uccisi nel 1989 per mano della mafia, a Villagrazia di Carini (PA). Lunedì 7 ottobre 2024, la Corte d'Assise di Palermo ha condannato il boss Gaetano Scotto all'ergastolo per l'omicidio della coppia di giovani sposi (erano appena tornati dal viaggio di nozze). La sentenza è stata pronunciata nell'aula bunker del carcere "Pagliarelli" di Palermo. Dal processo, celebrato con il rito ordinario, esce assolto dall'accusa di favoreggiamento Francesco Paolo Rizzuto, un amico di Agostino. La Corte d’Assise ha stabilito inoltre l'interdizione dai pubblici uffici per Scotto e la condanna di una provvisionale in favore dei familiari di Nino Agostino e Ida Castelluccio, oltre al risarcimento alle parti civili. Nel 2023, la Corte d'Assise d'Appello di Palermo aveva confermato la condanna all'ergastolo del boss mafioso palermitano Antonino Madonia. I giudici, in parziale riforma del primo verdetto, emesso con rito abbreviato, avevano escluso la circostanza aggravante della premeditazione nell'assassinio di Ida Castelluccio. Dopo una lunga indagine a carico di Madonia, del boss Gaetano Scotto e di Francesco Paolo Rizzuto, la Procura di Palermo aveva chiesto l'archiviazione. L'inchiesta è stata successivamente avocata dalla Procura Generale, la quale, non convinta dalle motivazioni dell'archiviazione, dopo un attento riesame, ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre imputati. Madonia aveva scelto il rito abbreviato. Nel 2024, il 7 ottobre, la vicenda giudiziaria giunge quindi a compimento con la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Palermo.