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Il 26 settembre 2025, alle ore 16.30, a Roma, presso la Sala Colonne del Campus Luiss (viale Pola 12), si tiene l’incontro Un eroe democratico. Riflessioni sul pensiero e la vita di Ezio Tarantelli (1985-2025), promosso dall’Observatory on Policy, Industry, Europe (PIE) e dal Research Center for European Analysis and Policy.
La partecipazione è gratuita ma è necessaria la registrazione al seguente link: luiss.formstack.com/forms/eroe_democratico_ezio_tarantelli.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 40° anniversario dell’assassinio di Giancarlo Siani, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Giancarlo Siani venne barbaramente ucciso da killer della camorra perché aveva acceso la luce sulle attività criminali dei clan, svelato i loro conflitti interni, le viltà che li caratterizzano.
Sono trascorsi quarant’anni da quell’agguato. La sua testimonianza vive nella società che rifiuta l’oppressione delle mafie e dei gruppi di criminalità organizzata e tra i suoi colleghi giornalisti fedeli all’etica della professione e impegnati ogni giorno in una funzione cruciale per la libertà della convivenza civile.
Quel feroce assassinio è parte incancellabile della storia e della memoria della Repubblica.
Lo animava un forte senso di giustizia sociale che si nutriva di legalità. Il suo impegno di cronista ne “Il Mattino” e nelle altre testate con cui ha collaborato era strettamente legato a valori di umanità e di civismo.
Far conoscere la realtà criminale che la camorra voleva occultare era un modo per tentare di liberare il territorio dallo strangolamento operato dalle attività illegali che ne opprimono vita e sviluppo.
Le verità raccontate sono state la ragione della spietata rappresaglia.
Il percorso giudiziario, che ha portato alle condanne di esecutori e mandanti, mostra una volta di più che gli assassini mafiosi possono essere colpiti.
Ricordare il sacrificio della vita di Siani porta inevitabilmente alla mente i numerosi giornalisti morti perché colpevoli di testimoniare la verità, di raccontare le violazioni del diritto, le aggressioni, le guerre, lo sterminio senza pietà.
L’assassinio dei giornalisti è un assassinio delle nostre libertà, di una parte di noi a cui la comunità non intende rinunciare».

Il 26 settembre 2025, alle ore 16.30, a Roma, presso la Sala Colonne del Campus Luiss (viale Pola 12), si tiene l’incontro Un eroe democratico. Riflessioni sul pensiero e la vita di Ezio Tarantelli (1985-2025), promosso dall’Observatory on Policy, Industry, Europe (PIE) e dal Research Center for European Analysis and Policy.
La partecipazione è gratuita ma è necessaria la registrazione al seguente link: luiss.formstack.com/forms/eroe_democratico_ezio_tarantelli.
Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della Strage della Stazione di Bologna:
«La strage della Stazione di Bologna ha impresso sull’identità dell’Italia un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile.
Il 2 agosto di quarantacinque anni fa, con i corpi straziati, i tanti morti innocenti, la immane sofferenza dei familiari, lo sconvolgimento di una città e, con essa, dell’intera comunità nazionale, è nella memoria del Paese.
Bologna, l’Emilia-Romagna, l’Italia, risposero con prontezza e fermezza, esprimendo tutta la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il disegno destabilizzante, le complicità presenti anche in apparati dello Stato, le trame di chi guidava le mani stragiste.
Nel giorno dell’anniversario, si rinnovano alle famiglie delle vittime i sentimenti di vicinanza. Espressione di una comunità coesa che aderisce a quei principi democratici, che gli artefici della strage volevano cancellare, generando paura per minare le istituzioni, cercando di spingere il Paese verso derive autoritarie, con responsabilità accertate grazie al tenace lavoro di Magistrati e servitori dello Stato.
Merita la gratitudine della Repubblica la testimonianza dell’Associazione dei familiari delle vittime, che ha sempre tenuto accesa la luce sul percorso che ha portato a svelare esecutori e mandanti, prezioso esempio di fedeltà ai valori costituzionali, specie per i giovani».

Sabato 2 agosto 2025, per il 45° anniversario della strage alla stazione di Bologna, il Comitato di Solidarietà alle Vittime delle Stragi – presieduto dal sindaco Matteo Lepore – e l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 promuovono una giornata di commemorazione, memoria e impegno civile.
Un corteo, un fischio, un silenzio
Come ogni anno, la cerimonia culminerà con il corteo che, a causa dei lavori della linea Verde del tram, partirà eccezionalmente da via Ugo Bassi alle ore 9. Il percorso attraverserà via Marconi, Piazza dei Martiri, via Amendola e viale Pietramellara, fino a giungere in Piazza delle Medaglie d’Oro. Alle 10 avrà inizio il momento commemorativo, segnato alle 10.25 dal triplice fischio del treno e da un minuto di silenzio in ricordo delle 85 vittime.
Iniziative nei giorni precedenti
Già venerdì 1° agosto sono previste numerose iniziative, tra cui la Messa in suffragio alla Casa di Quartiere Villa Torchi e la cerimonia civile davanti al cippo che ricorda i bambini uccisi nella strage. Alle 12, un’area del parco Bertoli sarà intitolata a Sergio Secci. La sera, alle 20.30, il chiostro del Teatro Arena del Sole ospiterà il reading 85 d’Agosto. Tempo di continuar a dire, una lettura collettiva che ripercorre 45 anni di lotta per la verità e la giustizia. Un estratto sarà trasmesso da Rai Radio3 il giorno seguente.
Il 2 agosto: memoria condivisa e impegno istituzionale
Dalle prime ore del mattino, la città accoglierà le staffette podistiche e ciclistiche giunte da tutta Italia. Il Sindaco incontrerà i familiari delle vittime nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, insieme a rappresentanti del governo e delle istituzioni. Dopo il corteo e il momento di raccoglimento in stazione, alle 11 partirà un treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro, luogo simbolo delle altre stragi ferroviarie. Numerosi saranno anche i momenti religiosi e sportivi nel corso della giornata. La sera, alle 21.15 in piazza Maggiore, il Teatro Comunale di Bologna, diretto da Oksana Lyniv, eseguirà i brani vincitori del Concorso di Composizione 2 Agosto e la Sinfonia Jupiter di Mozart. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai 5 e Radio Rai 3.
Un impegno che si rinnova
A chiudere la giornata, alle 22.30, la lettura Oggi sappiamo e abbiamo le prove, tratta dal libro La ragazza di Gladio di Paolo Biondani, ripercorrerà gli ultimi sviluppi giudiziari sull’attentato. Seguirà l’intervista all’avvocato Andrea Speranzoni e il simbolico passaggio di consegne tra Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini, nuovo presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime.
Un ricco programma culturale verso il 2 agosto
In preparazione all’anniversario, Bologna ospita mostre, proiezioni e incontri: tra questi la mostra Ababo human per il 2 agosto 1980, presso la stazione Alta Velocità, le clip dell’Archivio della Memoria in piazza Maggiore, e la lettura scenica Voglio un paese, interpretata da studentesse del DAMS.
La notizia nel sito del Comune di Bologna