
Archivista, collabora con l’Archivio Flamigni, con cui ha lavorato alla redazione del censimento dei processi di terrorismo e ha riordinato i processi relativi alla strage di piazza Fontana, alle bombe del 1968/1969, alle prime attività delle BR e alla morte di Feltrinelli. Ha collaborato inoltre con archivi milanesi come l’Archivio di Stato di Milano, l’Azienda di servizi alla persona "Golgi Redaelli", la Veneranda Fabbrica del Duomo e il Centro di Documentazione ebraica contemporanea. Ha scritto il libro L’Italia è su un sentiero di spine. La storia di piazza Fontana nei documenti processuali, uscito per La Vita Felice nel 2019.
L'istruzione aveva preso avvio il 15 marzo 1972, allorché, sotto un traliccio dell'alta tensione n. 16 in località Cascina Nuova, a Segrate, era stato rinvenuto il cadavere di un uomo, con abbigliamento di tipo militare e con indosso documenti di riconoscimento intestati a Maggioni Vincenzo. Il corpo appariva dilaniato dall’esplosione che aveva investito il traliccio, e ai piedi di questo e su uno dei montanti erano ancora presenti dei candelotti di dinamite collegati a batterie e orologi. In realtà si tratta di Giangiacomo Feltrinelli. Protagonisti delle indagini sono Giambattista Lazagna e Carlo Fioroni, quest’ultimo intestatario di un’assicurazione di un furgone Volkswagen ritrovato nei pressi del traliccio e di una Fiat.