Completamente riordinato, schedato e reso fruibile agli studiosi dal 1944 al 1986, l’Archivio storico CGIL nazionale è organizzato in sei serie principali a loro volta suddivise in ulteriori partizioni: Serie Congressi confederali, 1944-1986, fascc. 337; Serie Verbali degli organi statutari, 1944-1986, u.a. 1000 ca. (i verbali sono schedati analiticamente rilevando gli ordini del giorno, i presenti, gli eventuali documenti allegati); Serie Atti e corrispondenza della Segreteria generale, 1944-1986, fascc. 13064 (la serie, reale ossatura dell’Archivio confederale, raccoglie in modo strutturato e omogeneo la documentazione prodotta dalla CGIL nazionale nello svolgimento delle proprie competenze e attività. La documentazione è organizzata per anno sulla base dei diversi titolari di classificazione adottati negli anni dalla struttura confederale. Le carte sono riordinate, inventariate e consultabili); Serie Circolari, 1944-1986, u.a. 4057; Serie Uffici confederali, 1944-1993, fascc. 1150 ca.; Serie Convegni, conferenze, seminari, 1948-1986, voll. 202.
L’Archivio confederale è arricchito dai fondi personali dei segretari generali e generali aggiunti della struttura fino alla Segreteria Trentin. Completano il corpus documentario piccoli fondi di federazioni e sindacati di categoria, anche fascisti, l’Archivio della Federazione unitaria CGIL-CISL-UIL e l’Archivio del Centro studi e formazione sindacale di Ariccia.
L’inventario analitico delle carte è disponibile on line fino al 1986 e fino a questa data sono consultabili e scaricabili in file digitalizzato allegato alla scheda documento tutti i verbali confederali e tutte le circolari confederali dal 1944.
Sono inoltre disponibili per la consultazione nella Biblioteca Digitale del sito web della Direzione generale archivi i volumi della collana “Strumenti” contenenti gli inventari delle carte dal 1957 al 1986 e gli inventari dei fondi personali dei segretari generali Lama, Pizzinato, Trentin.
Confederazione generale italiana del lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1944-1957), a cura di Teresa Corridori, Susanna Oreffice, Cristiana Pipitone, Gianni Venditti (coordinamento di Teresa Corridori), Roma 2002, tomo I e tomo II (Strumenti, 152)
Confederazione generale italiana del lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1958-1969), a cura di Teresa Corridori e Gianni Venditti, Roma 2008 (Strumenti, 180).
Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1970-1986), a cura di Teresa Corridori, Ilaria Romeo e Gianni Venditti, Roma 2011 (Strumenti, 191).
I segretari della CGIL: da Luciano Lama a Bruno Trentin, a cura di Ilaria Romeo, Roma 2013 (Strumenti, 197).
Il termine terrorismo ha - nell’inventario - circa 50 occorrenze.
A questi documenti si aggiungono i discorsi e gli interventi soprattutto di Luciano Lama tenuti in occasioni specifiche (Strage di piazza della Loggia, rapimento Moro et similia) e prodotti diversi già lavorati (mini documentari, articoli, ecc.) realizzati dall’Archivio in occasione di anniversari e celebrazioni (ancora si segnala il mini documentario Guido, le parole e l’azione dedicato alla figura di Guido Rossa realizzato nel gennaio del 2020 in occasione dei 41 anni della sua uccisione - guarda).
Acquisita da «Rassegna Sindacale» alla fine degli anni Ottanta e costantemente arricchita da nuove accessioni, la sezione fotografica dell’Archivio storico CGIL nazionale comprende circa 5.000 buste per un totale di 40.000 fotografie lavorate di argomento politico, storico-sociale, di storia del costume e della cultura in particolare italiana. Le immagini, fedele cronaca dei cambiamenti del nostro Paese, coprono un arco temporale esteso, raccontando eventi, paesaggi, mutamenti sociali dall’inizio del Novecento. Si tratta di un notevole apparato iconografico costruito negli anni da «Lavoro», settimanale rotocalco della CGIL dal 1948 al 1962, poi da «Rassegna Sindacale».
L’Archivio originale presenta le caratteristiche tipiche di un archivio redazionale, connesso e finalizzato alla pubblicazione di un periodico di attualità sociale, politica e culturale. Attraverso le foto in esso conservate, molte delle quali uniscono al valore documentario un intrinseco valore artistico, è possibile avere il quadro dei momenti più significativi dell’attività della CGIL, ma anche di altre organizzazioni sindacali, della storia degli scioperi, delle manifestazioni, delle lotte per i diritti dei lavoratori, dei Congressi, cui parteciparono figure celebri del sindacalismo italiano ed estero.
Per la qualità e quantità dei materiali conservati, per la specificità dei soggetti e la rilevanza dei fotografi rappresentati, l’Archivio fotografico della CGIL nazionale è tra le massime raccolte fotografiche in ambito sindacale d’Italia. È stato negli anni oggetto di progetti per la conservazione, il restauro, la catalogazione scientifica e l’acquisizione digitale delle immagini per consentire una migliore fruibilità del patrimonio anche attraverso la consultazione a computer.
Alla miniatura di ciascuna immagine viene abbinato un elenco di campi in formato testo ridotto, contenente i dati conosciuti tra quelli essenziali (titolo originale o assegnato, data cronica e topica, note alla data, cromatismo e polarità, collocazione, segnatura originale, fotografo o agenzia fotografica, descrizione, note sul contenuto, eventuali pubblicazioni). Ad ogni scheda vengono inoltre associate alcune parole chiave tratte da una lista d’autorità auto-costruita, da utilizzare in fase di ricerca come filtri per selezionare le immagini all’interno del catalogo.
L’inventario delle foto è consultabile on line e le immagini vengono concesse gratuitamente in formato digitale a chiunque ne faccia richiesta.
Dal 2010 l’Archivio storico CGIL nazionale aderisce ad Archivionline, progetto promosso nel 2003 dal Senato della Repubblica con l’obiettivo di creare un archivio unico virtuale del patrimonio documentale di personalità politiche, partiti, gruppi parlamentari e associazioni sindacali conservato presso l’Archivio storico del Senato e presso istituti e fondazioni (l’inventario è consultabile anche attraverso il Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche - SIUSA ed attraverso il Sistema archivistico nazionale - SAN).